L’importanza di un ascensore per disabili per abbattere le barriere architettoniche
Ogni persona che ha un familiare o un caro amico con disabilità conosce bene il problema delle cosiddette barriere architettoniche. Purtroppo molte realtà italiane presentano dei veri e propri ostacoli fisici e strutturali che impediscono alle persone con ridotte capacità motorie di fruire negli spazi liberamente. E questo problema è ugualmente riscontrato sia a livello pubblico che privato. Per questo motivo vogliamo approfondire l’argomento agli ascensori, cercando di capire insieme quali sono, prima di tutto, le differenze tra le soluzioni interne ed esterne. Ma in modo particolare quali sono le regole da rispettare in merito all’installazione degli ascensori per disabili?
Ascensore esterno o interno: che tipo di scelta fare?
Abbiamo detto che grazie all’installazione dentro la propria casa, o in un condominio, di un ascensore si può agevolare la mobilità di qualsiasi persona. Molte volte però non è possibile riuscire a installare questo strumento all’esterno di un edificio, quindi si lavora su una soluzione più moderna ed efficiente da applicare all’interno. Ma quali sono le differenze?
Quando la scelta ricade su un modello esterno si potrà contare su un ascensore che non modificherà minimamente gli spazi e gli ambienti della casa. Tale scelta infatti non incide sugli ambienti che hai a tua disposizione, poiché è possibile trovare il giusto collocamento al di fuori delle mura domestiche. Quello interno prevede ovviamente degli spazi e potrebbe anche necessitare quindi della rimozione di una stanza per fare spazio al suo collocamento. Entrambe le tipologie prevedono alti livelli di sicurezza, dimensioni precise, ma lo stile può essere molto più libero nel caso di quelli esterni. Pensiamo, per esempio, a un bel ascensore panoramico in vetro, che solitamente possiamo ammirare nei centri commerciali o grandi magazzini. È non solo una struttura molto bella a livello estetico, ma anche più accessibile di quanto si pensi in termine di costi da sostenere.
Quali sono le regole da considerare
Ti trovi in condominio e vuoi costruire un ascensore? Dovrai prima di tutto proporlo durante un assemblea e quindi ottenere un’autorizzazione. Non servono altri permessi speciali, ma solo la maggioranza semplice ottenuta dai condomini e non quella assoluta. Bisogna anche considerare che se l’installazione è esterna, in fase di realizzazione bisognerà davvero prevedere il minimo dei lavori, in particolare se si opta per un modello in vetro. Questo è quanto previsto dalle norme condominiali rispetto agli interventi legati alla facciata di un edificio. Cerca quindi di ottenere la maggioranza qualificata per poter finalmente richiedere l’introduzione di un ascensore in un mobile condominiale.
Sono previste delle agevolazioni?
Per riuscire a risparmiare un po’, non solo sui lavori ma in generale sul tipo di ristrutturazione e servizio da richiedere, è possibile considerare delle agevolazioni. È infatti consigliabile richiedere il Superbonus 110% sui lavoro di ristrutturazione previsti, ma anche l’agevolazione IRPEF al 19%. Ma non è la sola cosa da fare: sarebbe ideale richiedere più di un preventivo, in modo tale da considerare le spese sia per un modello interno che esterno. Così da togliersi ogni tipo di dubbio in merito a questo importante strumento che abbatterà ogni barriera architettonica nel palazzo e nella villetta privata. Cerca quindi di metterti in contatto i migliori professionisti del settore, in modo tale da ottenere non solo la soluzione ottimale, ma anche un alto livello di sicurezza e qualifica.