Pressione arteriosa alta: cosa bisogna sapere
Una persona i cui valori pressori sono più elevati rispetto alla norma per cause che non possono essere identificate con precisione è colpita da ipertensione arteriosa idiopatica, nota anche come ipertensione arteriosa essenziale o primaria: essa è determinata da un malfunzionamento metabolico o organico che non viene individuato con esattezza, ma che fa sì che i valori della pressione superino gli 85 mmHg della minima e i 130 mmHg della massima. Non sempre, però, la pressione alta è riconducibile a un'origine sconosciuta: in altri casi, infatti, lo stato patologico pressorio deriva da una malattia d'organo già in essere, che determina la condizione nota come ipertensione arteriosa secondaria. Le malattie endocrine – tra le quali le affezioni della tiroide o delle ghiandole surrenali – e le patologie dei polmoni o dei reni sono disturbi correlati all'ipertensione arteriosa secondaria.
Non tutti sanno che la pressione alta può favorire l'insorgere di patologie gravi come le malattie renali, quelle cerebrali, quelle circolatorie e quelle vascolari, ma anche il diabete. Esistono, poi, dei fattori specifici che incrementano i rischi: al di là della predisposizione genetica, su cui ovviamente non si può intervenire, si ricordano l'obesità e il sovrappeso, ma anche l'alimentazione. Non solo: la pressione alta può derivare anche da uno stile di vita non adeguato, per esempio perché contrassegnato dall'abuso di droghe o perché caratterizzato da una eccessiva sedentarietà. Una dieta impropria può essere pericolosa al pari dell'abitudine di fumare o del consumo di alcolici. Non può essere trascurata, inoltre, l'importanza degli effetti di alcuni medicinali la cui azione si esercita nei confronti dei meccanismi di regolazione della pressione: è il caso dei vasocostrittori, degli antinfiammatori, dei cortisonici e degli anticoncezionali.
Le persone ipotese, i cui valori pressori oscillano intorno ai 60 mmHg per la minima e ai 110 mmHg per la massima, devono essere ritenute meno a rischio rispetto ai soggetti normotesi, ma è bene sapere che con il trascorrere degli anni si verifica un aumento fisiologico dei valori pressori. La farmacia di turno di Udine Pelizzo ci da maggiori informazioni a riguardo.
Quali sono, dunque, i comportamenti che è opportuno adottare per prevenire l'ipertensione arteriosa? Intervenire sullo stile di vita che si segue è fondamentale: questo vuol dire praticare una adeguata attività fisica e seguire una dieta equilibrata e salutare. Chi deve fare i conti con casi familiari di malattie cardiache o patologie cerebrali, di diabete o di dislipidemie non può fare a meno di tenersi controllato e di monitorare con regolarità non solo la pressione arteriosa, ma anche – più in generale – tutti i parametri biologici più importanti.